Sarà in linea con dichiarazione San Marino
Il nostro contributo – spiega l’architetto – è comunque in mano al Governo” . Sostenibilità, inclusione, identità culturale, sicurezza saranno alla base del PRG in chiave ONU.
Presentato il nuovo Piano Regolatore Generale di San Marino alla conferenza UNECE. PRG che non porta però la firma dell’architetto Stefano Boeri: “Ci è stato chiesto di rivederlo – spiega – con delle variazioni che però sono in contraddizione con i principi con cui è stato realizzato quindi a malincuore abbiamo detto che non accettavamo di farle. Il nostro contributo resta comunque nelle mani del Governo e di chi potrà decidere di quanto e come tenerne conto”.
“La nuova chiave di lettura – spiega il Segretario di Stato al Territorio Stefano Canti – è quella di un PRG in chiave ONU. Noi abbiamo sottoscritto come Repubblica di San Marino, ma anche tutti i paesi aderenti a questa conferenza UNECE, questa importante dichiarazione che parte da San Marino. Quindi io credo che il nuovo Piano Regolatore di San Marino debba contenere questi contenuti. Il PRG nuovo sarà quindi sulla sostenibilità e di tutti i principi che vengono contenuti in questa dichiarazione. Quindi dovremo lavorare, dovremo aggiornare questa proposta di Piano Regolatore e ovviamente includere all’interno di questa proposta tutto quello che è contenuto nella Dichiarazione di San Marino”.
Il nuovo PRG terrà conto delle mutate condizioni economiche e sociali del paese e della situazione internazionale segnata dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina. Definirà gli assetti territoriali e l’organizzazione strutturale dei prossimi anni applicando una politica razionale e programmata; terrà conto del quadro macro-economico legato alle politiche del territorio, della crisi del sistema ambientale e delle dinamiche di mercato; gli obiettivi della pianificazione urbanistica e territoriale punteranno alla messa in sicurezza del territorio migliorando la qualità della vita dei cittadini, saranno votati alla riqualificazione urbana ed energetica, a costruire infrastrutture di sistema efficienti, a garantire il rifornimento idrico e l’autonomia energetica, al potenziamento economico ed occupazionale delle attività produttive e di servizio, a dare un valore sociale all’abitazione, ad avviare un’economia circolare per lo sviluppo del territorio, incentivare un territorio biologico, a favorire il godimento del tempo libero, la pratica dell’attività sportiva e lo sviluppo della cultura, alla protezione del paesaggio, dell’ambiente e dei centri storici con il loro patrimonio artistico e architettonico, con particolare riferimento al sito UNESCO.
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Stefano Canti