Canti alla Cooperativa Agricola Sammarinese Latte SCARL

Facile protestare. Più difficile restare al tavolo e superare il momento d’impasse

Un eventuale nuovo investitore che possa entrare all’interno della compagine della cooperativa innanzitutto deve essere un allevatore

“Innanzitutto mi preme ricordare come non ci sia alcun blocco da parte del Governo”, così il Segretario di Stato per il Territorio Stefano Canti a poche ore dalla manifestazione di protesta indetta sul Pianello dai soci della Cooperativa Agricola Sammarinese Latte SCARL.

“La cooperativa da quando è stata costituita al suo interno è composta da nove soci – ricorda il Segretario – di cui quattro sono agricoltori e allevatori di latte quindi in virtù di quello che è anche lo statuto delle cooperative tutti i soci hanno l’obbligo di conferire alla stessa cooperativa. Oggi il problema è che loro si sono tolti il latte, nel senso che due allevatori su quattro hanno convertito le loro aziende da latte a carne e di conseguenza oggi non c’è più una produzione sufficiente all’interno della cooperativa che gli consenta di compensare i costi di gestione e andare avanti. Pertanto si sono creati il problema da soli. Quindi un eventuale nuovo investitore che possa entrare all’interno della compagine della cooperativa innanzitutto deve essere un allevatore perché solo un allevatore può obbligatoriamente prendere del nuovo latte all’interno della cooperativa e questo significa salvaguardare almeno questa filiera lattiero-casearia nel territorio di San Marino. Diversamente si configura come un socio finanziatore, per cui la cooperativa non esiste più.

A questo punto, come abbiamo sempre detto, se si deve trovare un nuovo investitore il Congresso di Stato ha dato il suo benestare, lanciando l’emissione di un bando di concorso pubblico. La Segreteria di Stato per il Territorio è sempre stata disponibile al confronto con i soci della cooperativa, ho fatto loro una proposta anche 20 giorni fa ma non ho avuto risposta. E’ facile protestare – conclude Stefano Canti – ma più difficile restare al tavolo e superare questo momento d’impasse”.

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Stefano Canti

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